Nella seduta del mercoledì 19 luglio, la Camera dei Deputati ha approvato la proposta di legge (A.C. 107) riguardante misure per promuovere e sviluppare le startup e le piccole e medie imprese innovative attraverso agevolazioni fiscali e incentivi agli investimenti. Inoltre, è stata approvata anche l’abbinata proposta di Legge (A.C. 1061). Ora il provvedimento passerà alla fase di esame da parte del Senato.
A distanza di 10 anni dallo Startup Act, la Legge mira a introdurre una serie di incentivi fiscali per startup e PMI innovative per i quali è riconosciuta una detrazione dall’imposta sul reddito delle persone fisiche.
La Legge interviene sulla disciplina della detrazione Irpef in regime “de minimis” per gli investimenti in startup e PMI innovative, consentendone la trasformazione in credito d’imposta in caso di incapienza del contribuente. Non solo, perché la misura votata dalla Camera prevede anche altre agevolazioni fiscali e incentivi agli investimenti nelle startup e nelle PMI innovative.
Nel dettaglio
Se l’importo della detrazione supera l’imposta lorda del contribuente, l’eccedenza non detraibile sarà convertita in un credito d’imposta. Questo credito d’imposta potrà essere utilizzato dal contribuente tramite la dichiarazione dei redditi o compensato attraverso il modello F24, consentendo quindi di ottenere un beneficio fiscale effettivo.
Inoltre, il credito d’imposta potrà essere utilizzato nel periodo di imposta in cui viene presentata la dichiarazione dei redditi e anche nei periodi di imposta successivi, permettendo al contribuente di sfruttare il beneficio fiscale in modo flessibile.
Questa nuova disposizione si applica agli investimenti effettuati a partire dal periodo di imposta in corso alla data di entrata in vigore della norma, quindi gli investimenti effettuati successivamente alla promulgazione della Legge potranno usufruire di questa nuova modalità di detrazione e credito d’imposta.
Detrazioni possibili
L’articolo 29-bis del decreto legislativo offre un’alternativa alla detrazione del 19% o del 30% per gli investimenti nel capitale sociale di startup innovative o tramite organismi di investimento collettivo del risparmio focalizzati sulle startup.
Con questa opzione, gli investitori possono beneficiare di una detrazione fiscale pari al 50% dell’importo investito. Tuttavia, come anticipato, questa scelta è soggetta alle regolamentazioni del Regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione europea riguardante gli aiuti de minimis. Tale regolamento stabilisce i limiti massimi degli aiuti di piccola entità (de minimis) che possono essere concessi da uno Stato membro alle imprese, al fine di evitare distorsioni della concorrenza nel mercato interno dell’Unione Europea.
Inoltre, l’importo massimo dell’investimento detraibile sarà limitato a 100.000 euro per ogni periodo d’imposta. Ciò significa che gli investitori possono detrarre fino al 50% di un massimo di 100.000 euro investiti in startup innovative o attraverso organismi di investimento collettivo del risparmio focalizzati sulle startup. Bisogna aggiungere, poi, che affinchè la detrazione sia valida, l’investimento deve essere mantenuto per un periodo di almeno tre anni.
Con la nuova proposta di Legge si spera, dunque, di creare un ambiente favorevole alla crescita e al successo delle startup e delle PMI innovative.